Durata breve, rendimento interessante e rischio moderato – una combinazione che molti investitori non vedono più da tempo

Sin dall’inizio della crisi del debito sovrano nell’area euro e delle contromisure forti della BCE abbiamo assistito a una crescente tendenza verso il basso dei rendimenti e alla pubblicazione di livelli record sempre più negativi. I corporate bonds offrono ancora uno spread attraente rispetto ai titoli di Stato, ma in termini assoluti i rendimenti sono ai minimi storici. Per rendere ancora più difficile la vita ai gestori di portafoglio, questa estate la BCE ha esteso il suo programma di quantitative easing includendo anche l’acquisto di obbligazioni societarie.

Senza dubbio questo è stato positivo in termini di prestazioni mark-to-market per coloro che erano già titolari  di obbligazioni elegibili dalla BCE (in generale, corporate bond denominati in euro con investiment grade emessi da società non bancarie), ma la dimensione stessa del programma ha portato ad un rapido inasprimento degli spread e al drenaggio totale della liquidità del mercato secondario - pertanto se provate ad acquistare obbligazioni, venderle sarà un gioco da ragazzi!

Siamo destinati ad investire in obbligazioni societarie a rendimento zero?

Successivamente al rally post-Brexit nei mercati del reddito e del credito a reddito fisso, praticamente tutti gli investitori si stanno scervellando a chiedersi dove ottenere dei rendimenti per il futuro, soprattutto coloro che non amano le lunghe attese. Fintanto che i tassi di interesse sono ai minimi storici su tutta la curva, estendere la durata (incrementando il rischio di tasso di interesse) non è più gratificante per gli investitori, ma aumenterebbe significativamente il rischio.

La ragione è che i tassi hanno solo un potenziale limitato di scendere ancora e di offrire un rendimento positivo, ma quando i tassi aumentano l’investitore perde rapidamente le performance accumulate. Ad esempio, investire in obbligazioni lunghe con durata modificata di sette significa che l’investitore perde il sette per cento se i tassi crescono di un punto percentuale. La mia opinione, in proposito, é che quello che ha tutto l’aspetto di essere un rischio,  é sicuramente sottostimato, se si pensa che anche il più lungo dei titoli di Stato tedeschi sta rendendo meno dello 0,5 per cento!

Non si é persa ogni speranza, i Nordici privi di rating offrono ancora buoni rendimenti

Gli investitori alla ricerca di investimenti di breve durata hanno opzioni molto limitate se desiderano rendimenti positivi; il mercato monetario e le obbligazioni sovrane hanno in linea di massima rendimenti negativi, l’investment grade offre dello spread ma ha anche un rischio di tasso di interesse abbastanza elevato, e anche se l’high yield è molto attraente rispetto ad altre classi di reddito fisso, molti investitori, però, non sono disposti o non sono in grado di assumersi gran parte del rischio di credito. Una buona fonte di rendimento, ancora disponibile, é il mercato dei corporate bond nordici senza rating.

Molte società nordiche prive di rating sono fondamentalmente aziende molto forti, con nomi ben noti tra i nordici e molte di loro hanno i loro titoli azionari quotati nelle borse nordiche. Tradizionalmente, le obbligazioni senza rating non sono state seguite e non sono di proprietà di investitori al di fuori dei paesi nordici e dato che le società di fatto non sono quotate ufficialmente, emettono delle obbligazioni con un premio pesante rispetto ad aziende analoghe quotate.

Anche se oggi rispetto al passato ci sono sempre più investitori europei continentali coinvolti in obbligazioni prive di rating, questi titoli sono scambiati con uno spread molto ampio rispetto ai loro simili quotati. Si sente spesso che una spiegazione per lo spread è la liquidità, ma negli ultimi anni questi mercati hanno avuto una liquidità altrettanto buona (o cattiva, a seconda di come la si guarda). Sicuramente la scala del rischio di credito è tanto ampia nel mercato europeo quanto in quello con un rating ufficiale, ma per gli investitori selettivi che selezionano fondamentalmente aziende forti, queste società sono in grado di produrre dei rendimenti molto interessanti adeguati al rischio.

Da anni favorisco le obbligazioni nordiche prive di rating  , a causa di una combinazione unica di forti fondamentali del credito e di una valutazione attraente. L’applicazione degli stessi processi di investimento, dell’approccio conservativo e della disciplina di altre classi di credito ha portato a performance forti, ma stabili nel corso dei cicli. Prima o poi le masse di investitori di credito si espanderanno in questo mercato e correggeranno la differenza di valutazione, ma fino ad allora continueremo a godere di questo andamento buono ed anomalo.

Juhamatti Pukka, Portfolio Manager - Specializzato nella gestione del portafoglio di corporate bond. Juhamatti è stato recentemente nominato "One to Watch" da Citywire perché vanta una delle migliori performance corrette per il rischio (in base all’indice RAP) nel settore delle obbligazioni societarie, e ha sempre ottenuto un AAA-rating dall’aprile del 2015 fino ad oggi. Si colloca anche al primo posto nella classifica Citywire Eurostars Top 250 Fund manager nella categoria Corporate Bond.